3 L’astinenza

Pubblicato da Orizzonti Sconosciuti il

Libro III – L’astinenza

Significato dell’astinenza

All’inizio del percorso di sissificazione, l’astinenza è la pratica più impegnativa.

La sissy infatti deve imparare a vivere senza poter semplicemente soddisfare le proprie necessità sessuali ma indirizzandole verso il piacere del Dominante.

È uno stato, un modo di essere che tuttavia si acquisisce con l’applicazione intelligente e concreta di tecniche da apprendere.

Resistere giorni senza poter avere orgasmi in situazioni di parossistica eccitazione, aiuta la sissy a governare la propria psiche sessuale, inoltre aiuta indirizzare l’energia sessuale verso obiettivi di servizio passivo e non di attività.

L’astinenza aiuta a sentirsi inadatta a svolgere il ruolo sessuale del maschio alfa, attivo e aggressivo. L’inadeguatezza sessuale come maschio è uno dei presupposti mentali della sissy.

L’astinenza infine garantisce, almeno all’inizio del percorso di addestramento, l’energia sessuale necessaria ad affrontare con successo le tante prove difficili che si hanno davanti. Tale energia deve essere sufficiente a garantirne il perdurare anche dopo un primo orgasmo. Per questo gli orgasmi saranno man mano sostituiti da mungiture ovvero da orgasmi femminili.

L’astinenza quale stile di vita va intesa accoppiata, associata ad una forte, fortissime, esasperata eccitazione sessuale.

La sissy soffre di questo ed apprende a convogliare l’energia nervosa (sessuale) di tale suo stato nell’esecuzione dei propri compiti “istituzionali”.

Verso la fine del corso di addestramento, invece, la sissy riuscirà a restare tale anche senza astinenza, avendo ormai introiettato gli schemi mentali necessari. Tanto che all’astinenza subentrerà il suo contrario, ovvero la desessificazione attraverso la ripetizione esasperata delle mungiture ovvero di orgasmi, per eliminare dalla mente della sissy qualsiasi residuo di stimolo aggressivo e maschile.

Se si invertissero gli schemi educativi, anteponendo la desessificazione all’astinenza eccitata e governata, la sissy non avrebbe le energie per affrontare le prove del proprio addestramento.

Una sissy eccitatissima ma che non può avere un orgasmo, impedita dalla cordicella e dalla situazione addestrativa, cederà facilmente al doversi infilare in bocca un cazzo di un uomo grasso e peloso, viceversa, se fosse appena uscita da un orgasmo e fosse pertanto scarica sessualmente, privata del desiderio impellente, irresistibile di avere un orgasmo, si rifiuterebbe ed abbandonerebbe la sessione e forse l’addestramento a sissy.

1. Fine dell’astinenza

Nell’addestramento di una sissy si pone presto il problema di gestire gli istanti appena successivi a un orgasmo, ovvero le situazioni in cui l’eccitazione non ha più ragione psico-fisica di permanere. L’astinenza deve infatti avere un termine.

Esistono vari modi di risolvere il problema.

  • Primo: l’orgasmo consentito sarà di tipo femminile e non maschile;
  • Secondo: un solo orgasmo non dovrà mai essere capace di svuotare l’intera eccitazione sessuale accumulata.

Il primo risultato si ottiene con la mungitura e con il conseguente orgasmo femminile e non maschile, che lascia la sissy ancora più eccitata di prima e quindi il risultato è eccellente.

Il secondo risultato, che si ha quando per vari motivi può capitare un orgasmo maschile, magari nel sonno, si raggiunge con un’eccitazione pre-orgasmo davvero potente, lenta e continuata per giorni.

Anche le sissy ultracinquantenni, infatti, dopo un’eccitazione continuata per più giorni in stato di astinenza non perdono carica sessuale con un solo orgasmo anche se tipicamente maschile.

L’astinenza fra un orgasmo femminile e un successivo deve essere di almeno una settimana. Fra un orgasmo maschile e un successivo di almeno tre settimane. Questo a prescindere dell’età della sissy, anche se in caso di età giovanile lo sforzo conseguente sarà molto, molto maggiore.

2. Effetti fisici e psichici dell’astinenza prolungata

Fisicamente la prolungata astinenza produce due effetti.

In un primo tempo, variabile a seconda del soggetto ma comunque mai superiore a un mese, provoca un aumento della possibilità e della frequenza delle erezioni o dei tentativi di erezione.

In un secondo tempo, dipendente dall’età della sissy e dalle situazioni contingenti, si avrà un calo di detta frequenza e la sissy entra in uno stato di apparente carenza di eccitazione che tuttavia scompare appena si mette la sissy davanti a una fonte di eccitazione.

Psichicamente, l’astinenza nei primi tempi produce una diffusa sofferenza e ricerca di orgasmo, la sissy cerca in tutti i modi di procurarsi un orgasmo, accavallando le gambe, toccandosi, eccetera. Successivamente, dopo circa tre settimane, ma anche in questo caso il tempo è funzione dell’età e delle situazioni contingenti, la sissy in astinenza perderà un po’ di interesse a provocarsi un orgasmo, perdita di interesse che scompare immediatamente in caso di eccitazione indotta da situazioni reali o immaginate.

Insomma l’astinenza provoca la crescita del desiderio in maniera continua fino a un certo punto dopo il quale la stessa si assesta su valori pressoché costanti e continui.

Questo “plateau” è la riserva di eccitazione sessuale.

Quando il plateau viene raggiunto, la sissy è in grado di “reggere” un orgasmo anche maschile senza perdere troppa energia sessuale.

Dopo una sessione importante, la sissy necessita di un adeguato periodo di riposo perché possa ricaricare la propria eccitazione sessuale e solo le sissies complete possono avere sessioni ravvicinate senza perdere efficacia nelle prestazioni.

Questa è anzi uno dei sistemi di valutazione del grado di completezza di una sissy.

3. L’astinenza e la quantità e l’aspetto degli umori

In un primo tempo, al passare del tempo di astinenza, cresce la quantità degli umori prostatici (liquidi prespermatici) e in generale dello sperma.

Dopo un certo tempo (tempo di plateau), la quantità si assesta su valori fissi e dopo un ulteriore tempo la quantità diminuisce.

Contemporaneamente l’aspetto dello sperma si fa più vischioso perché diminuisce la quantità del liquido prespermatico che viene riassorbito.

Non bisogna mai arrivare a questo stadio ma permettere la mungitura verso la fine del periodo di plateau.

4. Umiliazione

La quantità di umori viene in genere misurata con un cucchiaio, oltre il bordo di un cucchiaio o comunque al bordo di un cucchiaio, mungere, sotto o molto sotto il bordo di un cucchiaio generalmente la sissy si è masturbata con orgasmo.

Per ogni sissy il Dominante determinerà la quantità umori che settano il grafico sopra riportato che è invece molto generale.

In altre parole per ogni sissy il Dominante dovrà fare un grafico del genere riportando tempi e quantità di liquido raccolto per la singola sissy in addestramento. In genere si fanno misure dopo un giorno, tre giorni, una settimana, due settimane, tre settimane, quattro settimane, cinque settimane, sei settimane.

L’addestramento porta, come mostra il grafico n° 2 ad allungare i tempi di plateau, ad abbassare il livello medio di eccitazione, a moderare decisamente la perdita di eccitazione e volume di sperma dopo il plateau.

Il grafico successivo mostra invece un fenomeno apparentemente sorprendente: il fatto che nella sissy addestrata alle mungiture, dopo ciascuna di queste, si ha un aumento del desiderio sessuale, anche se non enorme e che anche dopo una masturbazione tradizionale con eiaculazione muscolare maschile, la perdita di eccitazione è limitata e che quindi l’eccitazione residua è sufficiente a provocare con poca eccitazione un aumento di desiderio sessuale sufficiente a sopportare ulteriori mungiture e / o masturbazioni.

Ovviamente il Dominante dovrà misurare almeno qualitativamente i progressi della sissy in addestramento con questo sistema.

Si noti che l’andamento del desiderio di una sissy non si azzera mai, diversamente che in un maschio dopo un orgasmo.

Eventuali crolli di eccitazione in una sissy che ne portino il desiderio a zero sono assolutamente da evitare.

Ecco perché serve insistere molto nell’addestramento all’astinenza nel primo periodo di addestramento.

Si noti anche come la curva del desiderio di una sissy tenda ad essere simile a quella di una femmina biologica. Tecnicamente una sissy, da questo punto di vista ovvero dal punto di vista del desiderio sessuale, si presenta come una femmina biologica altamente e costantemente eccitata sessualmente.

5. L’astinenza nel sonno

Risulta molto difficile controllare l’astinenza sessuale in un soggetto che dorme.

È infatti obbligatorio togliere la cordicella durante il sonno o almeno durante il riposo notturno per evitare rischi al sistema vascolare e situazioni dolorose.

D’altra parte un soggetto fortemente eccitato, durante il sonno, va incontro al fenomeno della polluzione notturna che di fatto consiste in un orgasmo senza (o con pochi) stimoli meccanici.

Di fatto la polluzione è assimilabile a un orgasmo maschile.

È un rischio che non si può governare ma che con qualche tecnica è almeno limitabile.

Per esempio evitando l’inserzione di plug durante il riposo notturno ovvero scaricando, in situazioni di astinenza prolungata, il soggetto con una mungitura parziale, che cioè si fermi alla prima perdita di umori.

In alcuni casi ciò non ha impedito una successiva massiccia polluzione ma in genere è un sistema per evitarla.

Un altro problema che si presenta nel controllo dell’astinenza in situazioni di sonno, è l’erezione mattutina che si presenta nelle prime ore del mattino.

Tale erezione, in un soggetto molto eccitato, può portare al risveglio e all’insopprimibile necessità di masturbarsi per avere un orgasmo liberatorio. Qui soltanto l’addestramento (e la paura delle punizioni) può servire come deterrente all’aspirante sissy.

6. Tecniche meccaniche di astinenza

Abbiamo già trattato nella prima Parte (La sissificazione) l’uso della cordicella, che diamo per totalmente noto.

Esistono tuttavia altri sistemi meccanici, i più noti dei quali sono i vari sistemi in vendita “on line” che impediscono per ostruzione l’erezione maschile. Si tratta perlopiù di tubi di plastica di dimensioni appena superiori al clitoride moscio che, opportunamente chiusi con lucchetti, impediscono allo stesso di aumentare di volume.

La maggior parte di questi possono essere tolti con relativa facilità, rendendo inutile il lucchetto. Tuttavia possono essere utili nel caso la sissy non voglia toglierlo volontariamente.

Tali sistemi possono essere tenuti anche di notte e in questo senso possono rappresentare una facile soluzione al problema del governo dell’astinenza nel sonno trattato nel capitolo precedente. Il problema principale è che in genere sono troppo grandi e di fatto non impediscono le erezioni ma le rendono difficoltose e soprattutto dolorose, cosa senz’altro negativa e anche rischiosa a lungo andare.

Una bustina di stoffa che avvolga il clitoride e che sia trattenuta alle ovaie rappresenta la migliore soluzione e, anche da un punto di vista estetico, rappresenta un’ottima soluzione, perché la sissy, nell’osservarsi, trova senza dubbio motivo di mutilazione maschile e di umiliazione.

Altri sistemi sono anelli o meglio cilindri di metallo o materiale rigido che avvolgono parte del clitoride impedendone l’erezione. Possono risultare dolorosi e rischiosi se taglienti. Si possono utilizzare in sissies già ad uno stadio avanzato di addestramento.

7. Astinenza e dieta

La dieta può influenzare il livello di testosterone e quindi migliorare, allungandoli, i tempi di astinenza.

La liquirizia (circa tre grammi al giorno, può risultare utilissima nel medio lungo termine, essendo necessari almeno sei mesi prima di manifestare l’effetto desiderato. Anche carni di pollo, ricche in estrogeni, possono aiutare a controllare l’eccitazione maschile e ad aiutare nel processo di femminilizzazione e di conseguenza anche ad aumentare i tempi di astinenza sessuale.

Certamente la carne rossa invece, ha un effetto catastrofico sul processo di femminilizzazione, aumentando i livelli di testosterone maschili e di aggressività generale.

La sissy evita le carni rosse e al sangue, preferisce le carni bianche e mangia molta liquirizia durante il giorno.

8. L’astinenza e l’eccitazione sessuale

Abbiamo già trattato nei grafici e nei commenti la relazione temporale fra eccitazione sessuale ed astinenza. Qui si vuole rimarcare invece il tipo di eccitazione sessuale che una prolungata astinenza comporta. L’astinenza, cioè, modifica il tipo di eccitazione sessuale. L’astinenza influenza i meccanismi di erezione sessuale maschile.

Maschi da poco orgasmati, necessitano di eccitazione meccanica per avere nuove erezioni.

Maschi invece dopo lunga astinenza abbisognano di poca eccitazione, anche soltanto mentale, per avere erezioni.

Quindi l’astinenza, se ben utilizzata nell’addestramento, porta a una sessualità più mentale e femminile e già di per questo sarebbe utile praticarla.

In genere le sissies esperte non si masturbano mai praticando una astinenza pressoché completa come maschi, concedendosi mungiture manuali o durante l’atto sessuale. E siccome il fine della femminilizzazione è appunto quello di avere una sissy che gode sessualmente durante il rapporto sessuale completo, ecco che l’astinenza acquista valenze sempre più sfaccettate ed interessanti.

9. Durata minima, massima e mediamente accettabile dell’astinenza

Un’astinenza per dirsi tale deve avere una durata di almeno una settimana.

In una sissy può avere una durata massima di tre mesi, in media si utilizzano periodi di astinenza crescenti.

All’inizio di un mese, a fine corso di due mesi, oltre questo periodo sarà la sissy stessa a non volere più l’orgasmo maschile tradizionale ed arriverà ai suoi tre mesi senza problemi. Dopo tre mesi di astinenza occorre fare uscire lo sperma, attraverso masturbazione tradizionale, per evitare infiammazione della prostata.

Fortunatamente questo problema non si presenta nell’addestramento perché dopo l’astinenza alla sissy viene insegnata la desessificazione che consiste in ripetute e costanti masturbazioni maschili per abbassarne il livello di eccitazione maschile.

In questo modo si preserva la funzionalità corretta della prostata.

Per sei mesi un anno, periodo di addestramento iniziale, invece, occorre aumentare progressivamente i periodi di astinenza sessuale.

10. Prove di astinenza

Si segua il seguente schema:

  • Masturbare la sissy e mandarla a casa;
  • Dopo sei giorni di astinenza totale: mungitura;
  • Ripetere dopo due settimane e dopo ogni sei giorni per sei mesi;
  • In caso di masturbazione volontaria (che va punita con il raddoppio dei periodi e altre punizioni e umiliazioni molto forti o fortissime) si ricomincia daccapo.

Le punizioni fisiche devono coinvolgere il clitoride.

11. L’esame di astinenza

Il Dominante (in questo caso la mistress ha una funzione materna di controllo della sessualità che coinvolge residui mnemonici nella sissy di grande rilevanza.

La stessa ispezione condotta da un master ha una valenza sicuramente minore, tanto che, in genere, tale ispezione non viene fatta dai master ma esclusivamente dalle mistress, ma se vuole avere la prova dell’astinenza della sissy può farla mungerla o meglio masturbarla e misurare la quantità di sperma prodotto.

In genere, come abbiamo già detto, un cucchiaio è la quantità media di una buona astinenza. Ovviamente il Dominante dovrà “tarare” la quantità giusta per ogni sissy.

È un sistema da cui è difficile avere indicazioni errate. Inoltre rappresenta una forte azione di dimostrazione di potenza del Dominante che così controlla la sessualità nascosta della sissy.

Inoltre è occasione per infliggere pesanti punizioni e/o umiliazioni nel caso provi che la sissy ha mancato all’obbligo di astinenza.

In genere si raddoppia o triplica il successivo periodo di astinenza (in alcuni casi si può anche portare a tre mesi) e si applica una ulteriore punizione e/o umiliazione pesante ed adeguata.

Spesso, per restare nell’ambito dell’astinenza, la punizione può consistere in una mungitura pubblica, umiliazione che in alcuni casi è davvero tremenda, o in una uscita “en femme”, per esempio a un cinema porno, seguita da mungitura pubblica in luogo appartato.

Un altro esame di astinenza consiste nella misura dell’erezione (velocità di erezione al tocco e durezza del clitoride). Anche in questi casi soltanto la profonda conoscenza della sissy e delle sue reazioni all’eccitazione sessuale garantiscono un certo grado di esattezza alla prova di esame.

12. Punizioni per mancata astinenza

Oltre all’allungamento dei tempi e al paio di punizioni sopra riportate, le punizioni – umiliazioni più indicate sono:

  • Clistere e successiva uscita con plug;
  • Punizioni del clitoride colpevole di masturbazione con 20 colpi di “cane” da sopra e 20 palettate sulle ovaie tenute strette e legate con cordino sottile, da dietro, a pecorina;
  • Prima prova di superamento psicologico limite shit con leccata prolungata e ripetuta per almeno mezz’ora;
  • Punizione della barra orizzontale.

Per quest’ultima occorrono:

  • Pile di libri;
  • Porta;
  • Barra orizzontale.

Si fissa una bassa di ferro o di legno molto resistente e di adeguato spessore agli stipiti verticali di una porta ben in alto ma lasciando lo spazio per potersi aggrappare con le mani. La sissy, nuda, viene fatta salire sulle due pile di libri a gambe divaricate e le si ordina di stringere le mani sulla bassa orizzontale.

Quindi si legano i suoi polsi alla barra. Quindi si legano le sue ovaie con una lunga corda non tagliente, si fa passare la corda dietro il sedere e si lega la corda al centro della barra, tirando in modo tale che la sissy debba curvarsi in avanti.

A questo punto, dopo averla lasciata così mezz’ora da sola, si torna e si cominciano a sfilare (facendo attenzione che la sissy non scivoli) i libri da sotto i piedi della sissy. In questo modo la sissy sarà costretta a restare sulla punta dei piedi e a tenersi con le mani alla barra se non vuole che le si strappino le ovaie.

Si lascia 5 minuti ferma quindi si inizia a torturare prima i capezzoli, poi le piante dei piedi quindi il clitoride o le ovaie strette. Si può anche praticare un clistere e lasciarla per dieci minuti intimandole di non sporcare.

Alla fine dopo opportuna frustatura o altra punizione, si rimettono i libri e si sciolgono i nodi.

È una punizione che si ricorda e basta in genere rammentarla alla sissy per farle capire che è meglio restare in astinenza. Il ricordo si fissa con la severità delle punizioni fisiche più che con quelle psicologiche. Un sedere rosso per cinque giorni è in genere sufficiente.

13. La tortura del tè caldo.

Si fa preparare alla sissy un tè in tazza a una temperatura non eccessiva.

Il Dominante misura la temperatura con un termometro digitale e la sissy non deve conoscere tale temperatura.

Il Dominante aspetta che la temperatura scenda sotto i 57 °C e ordina alla sissy di indovinare immergendo interamente il clitoride o se vuole le ovaie nella tazza la temperatura esatta del tè.

Se indovina (con uno scarto in più o in meno di 3 gradi, bene, altrimenti immergerà nuovamente finché non avrà indicato l’esatta temperatura.

Se non immerge interamente il clitoride o le ovaie (a scelta della sissy) il Dominante legherà la sissy in piedi a opportuno gancio e provvederà a immergere il clitoride della sissy nel tè, stavolta a 60°.

È una punizione che si presta assai bene a essere eseguita davanti a ospiti che la sissy vede per la prima volta possibilmente di genere femminile (cuckholding).

14. L’astinenza sessuale e la prostata

Un’eccessiva astinenza sessuale nuoce alla salute della prostata e questo impone le mungiture del Dominante o della sissy nei tempi decisi e prescritti dal Dominante. Si vedano i capitoli a ciò dedicati.

15. L’astinenza con cordicella e l’eccitazione forzata da siti internet

Si ordina alla sissy di accedere almeno per un’ora al giorno a siti porno trattanti di bdsm e di sissies con la cordicella applicata.

Questo produce una forte quantità di liquido prespermatico e induce una forte sensazione di impotenza femminile.

Con il tempo (almeno due anni) l’erezione può essere controllata mentalmente senza l’uso della cordicella.

Questo esercizio, iniziale e necessario per le prime perdite di umori senza erezione e sensazione contemporanea di orgasmo lento e, successivamente, per gli orgasmi femminili prolungati per mungitura prostatica, è indispensabile per almeno un anno.

16. L’astinenza con prove di eccitazione reale

Una sissy con cordicella può essere anche eccitata realmente dalla mistress e questo costituisce una umiliazione cocente. Similmente con cinture di castità di tipo vario.

In genere è una punizione-umiliazione ma non un esercizio addestrativo.

17. L’astinenza come preparazione al piacere femminile

Soltanto la mancanza di erezione e l’abitudine a perdere umori per colata e non per schizzo muscolare permettono il piacere orgasmico femminile di una sissy.

Quindi l’astinenza, che prepara le condizioni fisiologiche necessarie (quantità sufficiente di umori, fortissimo desiderio sessuale) accoppiate alle altrettanto necessarie condizioni fisiologiche di impedimento erettivo maschile, è una pratica di primaria importanza nell’addestramento della sissy.

18. L’astinenza e parossismo del desiderio

Sono stati riportati casi in cui l’eccitazione sessuale in una sissy era arrivata a tale limite superiore che, accoppiata con l’impossibilità ad avere orgasmo, si sono create le condizioni sufficienti per un orgasmo indipendente, ovvero che si sviluppa senza necessità di contatto fisico.

In questi casi si era in una situazione di parossismo di eccitazione sessuale, condizione necessaria per superare alcune iniziali e difficili prove di addestramento nel processo di sissificazione.

Non tutte le sissy hanno gli stessi impedimenti psicologici iniziali ma i più frequenti sono:

  • sesso orale con uomini;
  • sesso genitale con uomini;
  • verginità, bacio a uomini;
  • rapporti con shit e piss o ingoiare sperma proprio o di uomo;
  • situazioni di cuckholding;
  • uscite “en femme”;
  • depilazione totale;
  • sessioni pubbliche;
  • messa in vendita all’asta;
  • cessioni a sconosciuti.

Per superare queste iniziali prove, il parossismo di desiderio sessuale è utilissimo.

19. L’astinenza quale stile di vita

La sissy ben abituata è in astinenza perpetua, almeno con possibilità di avere orgasmi maschili.

Lei ha regolari orgasmi femminili e questo previene problemi di salute alla prostata ma non ha affatto orgasmi maschili. In questo senso l’astinenza diventa uno stile di vita.

Inizialmente, invece, occorre limitare, con l’astinenza, qualsiasi orgasmo e quindi all’inizio l’astinenza è una vera pratica addestrativa.

20. L’astinenza e le cinture di castità moderne

Ce ne sono alcune molto interessanti, soprattutto di plastica trasparente, dette “estreme”, che schiacciano il clitoride oltre che impedirne l’erezione. Buone anche quelle curve di metallo, purché finiscano con una croce di metallo e non con una barretta, che può irritare il glande.

Ottimi i sacchetti di stoffa colorati (rosso fuoco o rosa i migliori e colori più adatti per sissy), discreta, almeno inizialmente la cordicella, specie se accoppiata a cordicella ovarica e plug.

21. L’astinenza e il potere di chi detiene la chiave

Alcune mistress si divertono a mostrare la chiave della cintura di castità alle sissies.

In realtà tale potere è assai relativo perché, come detto, è relativamente facile aprire tali sistemi senza chiave.

Tuttavia vorremmo notare come in alcuni casi la chiave possa avere un utilizzo “laterale” utile.

Per esempio se la mistress mette la chiave con una cordicella attaccata in una tazzina da caffè o un bicchiere pieni d’acqua, poi mette il tutto in freezer lasciando che la cordicella esca fuori dall’acqua, si otterrà facilmente un blocco di ghiaccio con dentro la chiave e un laccetto che esce fuori. Si appende la cordicella a un gancio e la sissy, per avere la chiave, immaginiamo che sia legata a una sedia e che la chiave apra le sue manette, deve aspettare che si sciolga il ghiaccio.

Può servire per addestrarla all’attesa in posizione scomoda o dolorosa o umiliante.

22. Fine dell’astinenza quale avvio di una nuova astinenza

Quando la sissy viene munta, sa che parte per lei un nuovo periodo di astinenza e quindi sempre più cercherà di trarre dall’orgasmo vaginale e femminile, proprio della mungitura, il massimo del piacere che non potrà più avere per molto tempo.

In questo modo è portata ad allungare l’orgasmo nel tempo, così deviando la propria sessualità verso gli aspetti più femminili di detto piacere, aiutando il proprio percorso di de – mascolinizzazione.

Un orgasmo lungo è infatti tipico delle femmine, laddove il piacere orgasmico maschile è per definizione di brevissima durata.

23. L’astinenza e il cuckholding

Il cuckholder è in astinenza per definizione.

Solo l’astinenza infatti può rendergli, almeno all’inizio, sopportabile la sessione con la compagna che lo cornifica davanti a lui e lui vestito da sissy che si espone all’amante maschio, viene umiliato rispetto a lui e magari viene anche utilizzato sessualmente da lui, sia oralmente prima dell’accoppiamento genitale con la mistress che vaginalmente davanti alla sua compagna. Inoltre deve sopportare la leccata e l’ingoio dello sperma del maschio Dominante che ha appena posseduto la sua compagna.

Solo le sissies esperte sopportano la masturbazione appena prima dell’atto cornificante, quale ulteriore prova di umiliazione e punizione per rendere ancora più dura la prova. In questo modo inoltre la mistress fa abbassare nella sissy l’istinto maschile alla vendetta nei confronti del maschio subentrante e la mantiene desessificata almeno per il tempo sufficiente a concludere l’atto di cornificazione.

È cosa delicata che le varie mistress, che bene conoscono la psiche della loro sissy, utilizzano con attenzione.

Un eccesso di desessificazione (eccitazione nulla) infatti diminuisce la sofferenza della sissy e potrebbe farle “uscire di sessione” più facilmente.

24. L’astinenza oltre il mese

Oltre il mese l’astinenza cambia l’aspetto psicologico per la sissy che in parte si abitua alla sensazione di deprivazione orgasmica e dall’altra muta in senso femminile la mente.

È un momento molto importante che va sfruttato appieno dal Dominante.

Nel libretto della sissy, il Dominante scrive le date di mungitura e di orgasmo in modo che tutti possano prenderne visione e sapere, giorno per giorno, a che punto di astinenza la sissy si trovi.

25. L’astinenza e la mungitura a due dita

Prima di iniziare l’addestramento alla mungitura classica o vaginale, la sissy viene addestrata alla masturbazione a due dita o auto mungitura clitoridea.

La sissy completamente nuda, in piedi, leggermente piegata in avanti, incrocia le gambe e fa in modo che il clitoride resti intrappolato dalle cosce e venga esposto all’indietro, fra le natiche e le cosce. A questo punto la sissy prende la punta del clitoride fra due dita e comincia a masturbarsi, muovendo le dita avanti e indietro sulla punta del clitoride scappellandola e ricappellandola e stringendo forte le cosce per due motivi: evitare che il clitoride esca dalla posizione in cui è costretto e premere sulle ovaie, cosa che aumenta la sensazione particolare di tale tipo di mungitura.

In tale posizione la sissy può osservarsi senza cazzo maschile in quanto il clitoride è ripiegato all’indietro.

Dopo un po’ si ha emissione di sperma ma con il clitoride che non è completamente duro e questo rappresenta un primo passo verso la mungitura vaginale.

Inoltre in questa posizione lo sperma non viene schizzato per emissione muscolare ma cola anche se permane una certa muscolarità residua.

26. L’astinenza e la mungitura classica (elementi)

La mungitura classica consiste, tecnicamente, in un massaggio della prostata attraverso un piccolo dildo.

La prostata si trova a circa tre cm dalla vagina e basta muovere il dildo per trovarla.

Un semplice massaggio spingendo leggermente in avanti e indietro, simulando una penetrazione ma molto delicata, provoca la perdita per colatura degli umori, magari in più fasi con sensazioni di soddisfazione erotica simili all’orgasmo femminile. Con l’esperienza l’orgasmo diventa completo e ripetuto.

Con una mungitura un master o una mistress esperti riescono a far godere con orgasmi la sissy almeno cinque volte.

Segue una frustrazione violenta ed eccitata della sissy che può essere adeguatamente sottoposta al resto della sessione educativa.

27. L’astinenza estrema

Si parla di astinenza estrema oltre i tre mesi. è una tecnica soltanto per sissies esperte e deve essere accompagnata da mungiture o almeno orgasmi vaginali non oltre il mese.

28. L’astinenza e l’orgasmo immobile

Si tratta di orgasmo ottenuto senza sollecitazioni meccaniche del clitoride. Un orgasmo spontaneo dovuto a ipereccitazione sessuale incontrollata. Va iscritta nel libretto della sissy.

A volte basta soffiare sulla punta del clitoride per provocare un orgasmo immobile stimolato nella sissy ipereccitata.

Da evitare perché non c’è perdita di umori femminili ma straripante utilizzo dei muscoli pelvici con schizzi orgasmici maschili.

29. L’astinenza e l’età

L’aumento dell’età facilita tutte le tecniche di astinenza e femminilizzazione perché comporta nel maschio una spontanea e fisiologica diminuzione del contenuto medio di ormoni maschili (testosterone in primis).

Questo significa che con sissies giovani i tempi vanno ridotti e solo l’occhio esperto del Dominante è in grado di tarare i tempi sulle varie sissies, ottimizzandoli.


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