Nei momenti più bui
A volte credo che scrivere di per sé sia molto più importante di cosa si vada poi a scrivere. Spesso serve per pensare o anche solo per rendersi conto di essere vivi. Quando ci si imbatte in stati di sospensione, quando guardando avanti non si vede nulla e guardare indietro fa più male che bene…cosa si fa? Quando sembra non ci sia voglia di nulla o che non ci sia nulla…cosa si fa?
Per me molte volte scrivere è la risposta. Mi lascio condurre dalla pagina bianca senza realmente sapere dove mi condurrà. Le mani vagano sulla tastiera quasi come i pensieri nella mia testa e solo il vento sulla pelle sembra riuscire nell’intento di svegliarmi, solo il respiro del mondo che si sente nelle gemme e nel vento freddo di marzo sembrano chiamarmi per nome. Perché sembra di far parte di un tempo molto più grande di noi.
E piano piano tutto prende forma, la foto, il testo, i pensieri. Sì i pensieri per ultimi. Lascio che sia il caso a disporli, che poi a caso non è mai veramente. E’ proprio quando ci si domanda il senso di tutto che quel tutto parla attraverso noi stessi il più delle volte. Sembra una frase così stupida o da Baci perugina quella di ascoltare il proprio cuore, però in fondo in fondo lo so bene che lui sa…Sa molte più cose di me, sa quello che ho e pure quello che mi manca.
Non avevo nemmeno deciso di inserire un pezzo del diario, ma scorrendo tutti gli appunti ho aperto a caso ed è uscito questo:
18/11/2020
“La cosa più brutta di cui ci si può rendere conto è che non si può scappare da noi stessi…Noi ci perseguitiamo sempre, siamo peggio dei demoni che temiamo. Quanto erano belli quei sabati pomeriggio dopo catechismo , in cui si abbandonava la cartellina su un muretto e si giocava fino al tramonto? … Forse è proprio quello che manca, la sensazione di correre a perdifiato ridendo e giocando”
“Non so neanche io cosa sto cercando. Ma non è un problema, tanto non lo sa nessuno e la vita è inventare ogni giorno un modo per vivere. Sai cosa sei per me? il mio modo di vivere. Sei ciò che ha acceso e tiene acceso quello che sono”
Nei momenti più bui.
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