“non ti fidar di me se il cuor ti manca”
Quanto spesso si sente parlare di fiducia nel B.D.S.M, elemento chiave per qualsiasi pratica dato che il sottomesso mette la propria vita nelle mani del Dominante. Termine che a volte può essere addirittura abusato per la voglia di provare determinate sensazioni ed emozioni, e la fretta quasi mai è buona consigliera in questi casi. Per le persone con indole sottomessa a volte può essere un bisogno cedere il controllo, possono essere persone che nella vita di tutti i giorni hanno la tendenza a tenere le redini di tutto…quindi può succedere che il D/s diventi un modo per liberarsi per un attimo di tutte quelle incombenze quotidiane.
“non ti fidar di me se il cuor ti manca”
Ma cosa significa aver fiducia e cedere il controllo? la fiducia è una “conditio sine qua non” per la cessione del controllo, nessuno può imporla, si forma spontaneamente nel rapporto tra due persone. La fiducia porta alla cessione da parte della sottomessa, la quale, anche in questo caso, non può essere un ordine che viene dall’esterno, è semmai un’esigenza, è un modo di essere, è un modo di aprirsi all’altro, è una scelta di mettersi nelle mani di Quella persona. Non si può imporre ma si può coltivare giorno dopo giorno nel nostro cuore se si sente che è la strada giusta aprendo se stessi sempre di più, mano a mano che il rapporto cresce.
14/05/2019
“Se all’inizio sembra strano, quasi forzato a tratti, poi mano a mano viene sempre più spontaneo e naturale. Viene spontaneo chiedere tutto e dire tutto. E’ come se ti sentissi più vicino. Quasi non mi aspettavo che mi piacesse così tanto sentire il Tuo controllo su di me. Alla fine è solo dare voce a quello che più si desidera. Ma non è il controllo di per sé, è sempre a chi lo si concede il punto fondamentale. Si può partire dal risultato e farlo tornare nonostante le formule e i calcoli siano sbagliati, oppure seguire tutti i passaggi corretti e trovare la soluzione esatta. Magari la risposta è la stessa, ma i procedimenti e i presupposti sono completamente diversi”
“…Anche la questione del controllo…alla fine è quello che intendevo quando cercavo di spiegarlo: lasciare il comando, io che vorrei avere sempre tutto sotto controllo e comunque non ci riesco. E non importa se è per finta o se è un gioco, non ha assolutamente importanza, perché penso che l’importante sia come ci fa sentire una cosa. Se penso a quanto ci ho messo ad arrivare a questo che mi pare un inizio…”
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