Progetto associativo

Progetto associativo

1. Premessa

La promozione della salute sessuale, partita con l’enunciazione dei diritti sessuali (Dichiarazione sui Diritti Sessuali, WAS, 1999 e Definizioni Operative dei Diritti Sessuali, OMS 2004, 2006), ha avuto come momento fondamentale il riconoscimento che il conseguimento dei diritti umani è legato al conseguimento dei diritti sessuali, e che la promozione dello sviluppo umano coinvolge necessariamente la sessualità e la salute sessuale (Strategia della Salute Riproduttiva, OMS, 2004).

Il ruolo della salute sessuale quale requisito essenziale per la salute, il benessere e lo sviluppo umano è sempre più riconosciuto. La Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo del 1994 ha evidenziato il ruolo che gioca all’interno della salute riproduttiva, riconoscendone il contributo nel conseguimento del benessere umano (UN, 1994 – Human development report) e la PAHO (Pan American Health Organization) ha sottolineato il suo ruolo all’interno della salute generale.

Le Nazioni Unite hanno adottato nel 2000 la Dichiarazione del Millennio da cui sono stati tratti gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il cui scopo è il miglioramento della condizione umana ed la promozione dei diritti umani.

L’OMS, nel suo “Struttura concettuale e Base per l’Azione” (Programmi di Sviluppo della Salute Sessuale, OMS 2007) riconosce l’esistenza di molteplici fattori implicati nella salute sessuale (legali, politici, religiosi, economici e socio-culturali), e sollecita la promozione di sistemi educativi e sanitari, come pure di leggi e politiche capaci di favorire la partecipazione e l’accettazione delle comunità coinvolte.

Il collocamento dei diritti sessuali come prima voce della Dichiarazione della Salute Sessuale per il Millennio da parte dell’Associazione Mondiale per la Salute Sessuale (WASWorld Association for Sexual Health) è coerente con il crescente riconoscimento dei diritti umani come fondamentali requisiti per la salute.

Nel glossario dell’OMS su Genere e Salute Riproduttiva, i diritti sessuali, definiti come “diritti umani relativi alla salute sessuale”, vengono in tal modo saldamente situati nella sfera dei diritti umani che sono già riconosciuti nei trattati e nelle convenzioni internazionali (OMS, 2002 World Health Organization).

La definizione operativa conclude che l’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutte le persone rispettino i diritti degli altri” (OMS, 2002). I diritti sessuali possono essere identificati come un elemento fondamentale che informa tutti gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (UN, 2005).

I diritti sessuali includono il diritto di tutte le persone, libere da coercizione, discriminazione e violenza, a:

  • il più alto livello possibile di salute sessuale, compreso l’accesso ai servizi di cura della salute sessuale e riproduttiva;
  • cercare, ricevere e diffondere informazioni in relazione alla sessualità;
  • educazione sessuale;
  • il rispetto dell’integrità fisica;
  • la scelta del partner;
  • decidere se essere sessualmente attivi o no;
  • relazioni sessuali consensuali;
  • matrimonio consensuale;
  • decidere se e quando avere bambini;
  • perseguire una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.

La salute sessuale richiede la parità, l’equità e il rispetto del genere. Le ingiustizie correlate al genere e le disparità di potere impediscono interazioni umane costruttive ed armoniche e quindi il raggiungimento della salute sessuale.

Le resistenze e le restrizioni nell’area dei diritti umani sono state frequentemente sostenute dalla tesi secondo la quale le tradizioni culturali, in particolare per quanto riguarda il genere e sulla sessualità, possono costituire una legittimazione alla limitazione dei diritti umani fondamentali.

L’educazione sessuale estensiva è un processo che dovrebbe aver luogo lungo tutto l’arco della vita. Il nostro bisogno di educazione sessuale non inizia né finisce con la pubertà. Le varie fasi evolutive della vita, dall’infanzia, all’adolescenza, alla giovane età adulta, alla mezza età, alla vita avanzata sono tutte caratterizzate da differenti ma ugualmente importanti compiti evolutivi connessi alla sessualità.

Molti dei progetti sulla promozione della salute sessuale cercano di modificare gli effetti negativi prodotti dalle malattie a trasmissione sessuale (MST/HIV), dalla violenza sessuale e dalle disfunzioni sessuali. Pur essendo obiettivi di primaria importanza, riflettono la tendenza nel campo della promozione della salute sessuale, come pure dei responsabili politici, a concentrarsi sulle conseguenze negative per la salute sessuale e riproduttiva.

Il piacere sessuale come aspetto basilare della sessualità umana rimane in tal modo ignorato o stigmatizzato nella politica e nei programmi di promozione della salute, dando come risultato una segmentazione della sessualità umana. Il piacere è, probabilmente, il più potente fattore motivante per il comportamento sessuale. Ignorare questo ruolo nel contribuire alla realizzazione della salute e della felicità umana è un grave errore.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto, nella definizione della salute sessuale, gli aspetti positivi, arricchenti e piacevoli della sessualità come essenziali per la salute sessuale.

“La salute sessuale è l’integrazione degli aspetti somatici, emotivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuato che consentono la valorizzazione della personalità, della comunicazione e dell’amore”.

È stato inoltre osservato che: “Fondamentale per questo concetto sono il diritto di informazione sessuale e il diritto al piacere.” Il piacere è stato quindi visto come un diritto umano fondamentale.

Il documento OMS ha concluso: “La nozione di salute sessuale comporta un approccio positivo alla sessualità umana, e lo scopo della cura della salute sessuale dovrebbe coincidere con il miglioramento della vita e delle relazioni personali e non limitarsi solo alla consulenza e assistenza connesse alla procreazione o alle malattie a trasmissione sessuale” (OMS, 1975).

Il legame tra salute sessuale e salute in generale è stato chiaramente esposto nel Report U.S. Surgeon  General’s,  2001 dove è stata anche chiaramente riportata l’importanza del piacere.

La salute sessuale è inestricabilmente connessa sia alla salute fisica sia a quella mentale.

In gran parte della storia umana, l’amore passionale e il desiderio sessuale sono stati visti come una minaccia per l’ordine sociale, politico e religioso (Hatfield & Rapson, 1993).

In vari periodi storici, molte religioni, così come la scienza medica fino alla seconda metà del XIX secolo e particolarmente nel mondo occidentale, hanno esercitato notevoli influenze sulle norme sociali riferite alla sessualità, con il risultato che il piacere sessuale è stato spesso considerato o un peccato o una patologia.

Per esempio, la masturbazione, il desiderio omosessuale e l’interesse sessuale, in particolare se espresso da parte delle donne, è stato fino a poco tempo fa considerato dalla medicina, come sintomo di malattia psichiatrica e perversione.

Un esempio della poca conoscenza delle sessualità e della sua interconnessione con la salute fisica e quella mentale ci viene proprio dagli studi clinici operati nel passato con i quali, sino a qualche anno fa, si è sempre cercato di trattare sistematicamente i comportamenti sessuali, squisitamente sotto un profilo psicopatologico iniziando da Richard Von Kraftt Ebing (1840-1902), passando per Henry Havelock Ellis (1859 – 1939) e Sigmund Freud (1856-1939), sino ad arrivare nei primi anni del  2000, ove Romana Rosalie Byrne, pubblica il libro “Aesthetic Sexuality: A Literary History of Sadomasochism”, con il quale suggerisce che alcune pratiche sessuali possano anche esser vedute come esempi di “sessualità estetica”, in cui l’impulso fisiologico o psicologico fondante diventa irrilevante.

Sadismo e masochismo possono essere, allora, anche una libera scelta guidata da alcune caratteristiche estetiche legate allo stile, al piacere e all’identità; pratiche che potrebbero essere paragonate alla creazione artistica, in contrasto con chi vuole spiegarle attraverso approcci psicologici, psicoanalitici, medici o legali, in maniera tale da catalogare in una forma fissa e stabile comportamenti e desideri nel tentativo di ricondurli ad una radice comune che ne smascheri la “causa scatenante”.

Tra queste diverse forme di sessualità alternativa, il B.D.S.M. è quello che interessa la maggior parte delle persone.

L’acronimo B.D.S.M. (Bondage, Disciplina, Dominazione/sottomissione, Sadismo/masochismo) è un termine ombrello che comprende una vasta gamma di pratiche relazionali e/o erotiche che permettono di condividere le più svariate fantasie e pratiche sessuali che possono essere ricondotte a queste tre macro categorie.

Nel maggio del 2013 viene pubblicato il DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) dell’ American Psychiatric Association (A.P.A.),  con il quale è stato affermato, per la prima volta, che molte persone con desideri sessuali definibili atipici non hanno un disturbo mentale e che l’avere comportamenti sessuali sadici o masochistici non determina in sé un danno per il funzionamento globale del singolo o della coppia che li mette in atto, se questi sono praticati in maniera sana, sicura e consensuale.

Infatti, nel 2014, lo psicologo Christian Joyal, ha condotto, per conto dell’Université du Quebec a Trois-Rivieres e dell’Istituto Philippe-Pinel di Montreal, Canada, una ricerca sulle fantasie sessuali, la quale ha dimostrato che un rilevante numero di persone, il 64.6% delle donne e il 53 per cento degli uomini presi in esame, ha tra le tante, fantasie di sottomissione. Le donne desiderano essere dominate, legate, frustate, sculacciate, ecc. mentre gli uomini fantasticano invece di dominare il partner.

Le fantasie sessuali sono spesso considerate segno di devianza e molte sono ritenute inusuali. Lo studio ha voluto dimostrare che, al contrario, sono molto comuni e, anche condivise da uomini e donne, giungendo alla conclusione che, se oltre il 60% delle donne vuole essere dominato e il 53% degli uomini vuole dominare, non si può più parlare di un qualcosa “fuori dalla norma”. I recenti studi della psicologia evolutiva inoltre hanno individuato il piacere sessuale, e quindi la capacità di realizzare le proprie fantasie sessuali, come la più basilare delle funzioni umane.

Il documento “Promozione della Salute Sessuale: Raccomandazioni per l’Azione”, elaborato dalla Pan American Health Organization (PAHO, 2000), fornisce una ampia visione della salute sessuale che riconosce i diritti sessuali positivi. Come articolato dalla PAHO, sono necessarie azioni da parte delle agenzie governative, non governative e delle istituzioni incluso il settore della salute, per venire incontro ai seguenti bisogni:

  • Necessità di conoscenza del corpo, in relazione alla risposta sessuale e al piacere;
  • Necessità di un riconoscimento del piacere sessuale goduto nel corso della vita in modo sicuro e responsabile all’interno di una cornice di valori rispettosa dei diritti degli altri;
  • Necessità della promozione di pratiche di rapporti sessuali in modo sicuro e responsabile;
  • Necessità di promuovere la pratica e il godimento di relazioni sessuali consensuali, oneste, reciprocamente piacevoli e senza sfruttamento.

2. Settore di intervento

Ma cos’è la sessualità? La sessualità, in ambito umano, è un aspetto fondamentale e complesso del comportamento che riguarda da un lato gli atti finalizzati alla riproduzione e alla ricerca del piacere, e da un altro anche gli aspetti sociali che si sono evoluti in relazione alle caratteristiche diverse dei generi maschile e femminile. L’ambito sessuale investe la biologia, la psicologia, la cultura, riguarda la crescita dell’individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale, oggetto di studio anche dell’etologia umana.

Il termine “sessualità” quindi è riferito più specificatamente agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine “attività sessuale” ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali vere e proprie.

Sempre più spesso oggigiorno si sente parlare di sesso vanilla (o vaniglia), ma in tanti non sanno cosa significhi questa espressione. Il “sesso vanilla” è la metafora inventata negli anni Settanta per indicare un erotismo di tipo convenzionale. Vanilla (termine derivante dal gusto della vaniglia) venne scelto come termine contrapposto a ciò che è trasgressivo e audace, poiché rappresenta, fra le tante scelte possibili, il gusto di gelato più comune fra tutti ovvero un gelato convenzionale e senza fantasia.

A riprova di ciò, c’è la definizione data, tra le altre, dall’Oxford English Dictionary al termine stesso di vanilla: “semplice, essenziale, convenzionale” al contrario di ciò che viene considerato “sesso trasgressivo” come ad esempio potrebbe essere inteso il B.D.S.M. e tutte le sue sfumature.

La sessualità quindi è fatta anche di trasgressioni inedite, preliminari arditi, sensazioni per palati forti ma fonti di soddisfazione reciproca. A “più di qualcuno” piace esplorare il complicato, ma evidentemente intrigante, mondo della sessualità alternativa fatta di bondage, giochi di ruolo, scambi di potere e così via … quel genere di pratiche, insomma, che il controverso scrittore canadese Pat Califia aveva definito “l’alta tecnologia del sesso”.

Ma se consideriamo che il termine B.D.S.M. su Google corrisponde a oltre 400 milioni di risultati, sembra oramai evidente che il confine tra ciò che è “normale” a letto e ciò che non lo è, appare più labile che mai e che quindi si possa definire sempre meno “sesso trasgressivo”.

In Italia non esistono stime ufficiali, ma analizzando le percentuali di praticanti di B.D.S.M. riscontrate in sondaggi e studi compiuti negli ultimi 15 anni in Occidente, e rapportandole agli ultimi dati Istat, emergerebbe il dato di quattro milioni di persone dedite alla pratica del B.D.S.M., ovvero quasi il 7% della popolazione italiana pratica B.D.S.M.

Inoltre, se consideriamo che rispetto al passato, sul fronte della sessualità sembra esservi più curiosità verso tecniche, modalità, sensazioni “estreme” dopo i casi editoriali come la popolarissima trilogia delle “50 sfumature” e il conseguente proliferare di produzioni letterarie sul genere, si evince facilmente che quei numeri sono destinati a crescere in breve tempo.

Emerge quindi oggi, sul fronte dei costumi sessuali, la forte differenza nel modo di vivere e concepire l’erotismo e la sessualità tra la generazione attuale e quelle precedenti, grazie anche al maggior accesso alle informazioni, alla velocità di comunicazione e ad una globalizzazione delle idee le quali hanno trasformato radicalmente il panorama dell’eros e della sessualità in generale.

È triste però vedere che l’educazione alla sessualità venga sempre più spesso dal porno online che dalla scuola o dalle famiglie, cosa questa che spesso devia o altera il concetto di sano, sicuro e consensuale a quella determinata pratica o attività sessuale. Dall’altro canto però si assiste sempre più ad un approccio più sereno alla sessualità delle nuove generazioni, che per esempio non si fanno alcun problema a partecipare ad eventi a tema dove oltre a giocare, esibirsi e conoscere nuovi partner si approfitta dell’occasione per imparare e confrontarsi sul piano intellettuale.

Ma quanti di questi giovani, o meno giovani che si sono scoperti nel tempo grazie alle nuove tecnologie, hanno la possibilità di frequentare eventi specifici o corsi dagli alti costi? Non molti, motivo per cui molte persone, uomini e donne, si documentano come meglio possono ovvero con quello che trovano on line o si fidano di quello che viene loro detto da contatti virtuali che spesso ne sanno meno di loro o che usano Internet solo per “meglio apparire ai loro occhi” con la speranza di riuscire a “rimediare” un facile ma trasgressivo rapporto sessuale.

Motivo questo per cui si intende costituire l’Associazione “Orizzonti Sconosciuti” un luogo in cui poter imparare a fondo cos’è la sessualità alternativa e come viverla serenamente per potersi lasciare alle spalle le mille ipocrisie, gli atteggiamenti e i pensieri che si pensavano imposti dalla società, ma che alla fine si rivelano essere solo fardelli personali del tutto superflui originatesi da un’educazione bigotta e molto moralista.

Un luogo ove, oltre ad acquisire tutte le informazioni necessarie ed avere il giusto supporto da parte di altre persone e personale qualificato, c’è la possibilità di sperimentare in prima persona, unitamente agli altri associati, le proprie fantasie in un luogo sano sicuro e protetto ma soprattutto con l’ausilio e la supervisione di dungeon monitor ovvero personale preparato, in grado non solo di spiegare quella determinata fantasia ma, soprattutto, anche in possesso delle capacità tecniche per poterla far realizzare in maniera sana e sicura e non, come diversamente potrebbe accadere,  con conoscenze semplificate, improvvisate o nulle, acquisite grazie a qualche articolo letto on line o,  in seguito ad incontri con perfetti estranei che si sanno “vendere bene” conosciuti grazie ai media su qualche chat di incontri o a tema.

3. Attività dell’associazione

Abbiamo visto che il B.D.S.M. e le altre forme di sessualità alternativa, sono tutte forme avanzate di espressione intima a cui partecipano sempre più adulti consenzienti.

Nonostante la loro crescente popolarità, sono ancora oggi però una forma di espressione sensuale molto criticata e incompresa. Per questo la nostra Associazione sarà dedicata alla conoscenza e all’ampliamento e alla crescita della consapevolezza dello stile di vita positivo riguardo alle sessualità alternative. Il nostro scopo sarà quello di aiutare a educare le persone responsabili intorno alle conoscenze e alle competenze specialistiche necessarie per migliorare esperienze piacevoli ed evitare errori prevenibili.

La nostra Associazione punta quindi a diventare un hub per tutte le persone che desiderano confrontarsi, imparare, insegnare, praticare ed esplorare il mondo della sessualità umana in tutti i suoi aspetti e tutte le sue sfumature, un hub però principalmente focalizzato sul tema B.D.S.M. ossia, secondo le attuali ricerche scientifiche, la “nuova sessualità” di oggi e del domani.

Per far ciò l’Associazione potrà quindi, in via esemplificativa e non tassativa, ai fini del conseguimento dell’oggetto sociale, esercitare molteplici attività, connesse alle attività istituzionali e strumentali al raggiungimento delle finalità associative, ovvero:

  • Promuovere e gestire attività culturali, ricreative, turistiche, assistenziali, ambientalistiche, educative e di prevenzione sanitaria;
  • Promuovere una cultura comune, in cui forme alternative di relazionalità etica possano progredire in un contesto virtuoso, equo e positivo, basandosi anche sulla condivisione di vissuti ed esperienze relative alle diverse forme di sessualità alternativa e, sulla convinzione che un’adesione profonda a una visione etica delle relazioni umane sia fondamento e strumento imprescindibile per la crescita di una cultura responsabile ed equilibrata, in contrapposizione a un suo uso esclusivamente strumentale.
  • Ricerca momenti di confronto con le forze presenti nella società, nella valorizzazione dei diversi ruoli, per contribuire alla realizzazione di progetti che si collocano nel quadro di una programmazione territoriale e nazionale delle attività dell’Associazione;
  • Contribuire allo sviluppo culturale e civile dei cittadini aderenti ed alla più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani, alla pratica ed alla difesa delle libertà civili, individuali e collettive, alla tutela dei diritti del cittadino;
  • Svolgere e organizzare corsi, lezioni, dimostrazioni e workshop;
  • Svolgere attività culturali quali convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film, concerti, eventi culturali, mostre e altre manifestazioni pubbliche;
  • Diffondere il materiale inerente all’ambito di riferimento come documenti, libri, dépliant;
  • Svolgere attività di formazione teorico/pratica;
  • Svolgere attività sociali e ricreative a favore degli associati;
  • Presentare la propria attività attraverso eventi, conferenze, convegni, dimostrazioni pubbliche, rappresentazioni teatrali, film e documentari, concerti, articoli, mostre;
  • Provvedere alla distribuzione di pubblicazioni, edizioni fonografiche, audiovisivi, e altro materiale legato allo scopo dell’associazione, oltre a promuovere e pubblicizzare la propria attività e la propria immagine, anche tramite il web;
  • Sviluppare collaborazioni con altri enti o associazioni culturali, in Italia ed all’Estero;
  • Sostenere i progetti proposti tramite convenzioni, sovvenzioni, prestiti, vincoli, accordi, contratti;
  • Svolgere qualsiasi altra attività, connessa agli scopi istituzionali, che venga ritenuta utile per il conseguimento delle finalità associative.

e quant’altro si renderà necessario per il raggiungimento dello scopo sociale.

4. Descrizione del progetto

Quali potrebbero essere i meccanismi che spingono gli individui a prediligere un tipo di sessualità piuttosto che un’altra? in primis la voglia di sperimentarsi, di giocare con sé e con l’altro; poi la curiosità, ma anche la voglia di scontrarsi con i propri limiti mettendosi alla prova, il desiderio di onnipotenza e dominio sull’altro, che seppur non coscienti, occupano spesso il nostro lato oscuro che non sempre possiamo mettere a tacere, il voler sperimentare una fantasia e tanto altro.

Il fine ultimo di un rapporto simile è il benessere delle parti coinvolte, che non sempre coincide con l’esplosione del piacere sessuale. In alcuni casi, più che l’orgasmo, si vuole raggiungere un’intensa soddisfazione mentale e, a questo scopo, sono molte le persone che si sentono eccitate dominando il proprio partner o sottomettendosi ai suoi voleri.

Nonostante, secondo il luogo comune, possa essere per tante persone una pratica scandalosa, le coppie che la sperimentano la trovano estremamente stuzzicante e riescono addirittura a migliorare la comunicazione nella relazione. Infatti, coloro che praticano rapporti simili, sono estroversi, aperti a nuove esperienze, coscienti di sé e meno nevrotici rispetto a quelli che vengono comunemente definiti “normali”. È proprio perché sanno cosa vogliono e perché non hanno paura di comunicare i propri desideri al partner che vivono con meno frustrazione le relazioni fisiche ed emotive.

Il B.D.S.M. provoca un vero e proprio piacere mentale grazie alla dinamica di potere che si viene a creare tra sottomesso e dominante. Il primo viene gratificato dall’umiliazione, dall’assenza di potere che cede spontaneamente al dominante e dalla sensazione di impotenza dinanzi al suo “padrone” che invece trae godimento dalla libertà di poter disporre al 100% del suo “sottomesso”.

Le linee guida del DSM5 per la diagnosi di un disturbo parafilico distinguono nettamente il sadomasochismo clinico dai giochi B.D.S.M., però fra chi pratica queste forme di sessualità alternativa vige ancora una certa circospezione nei confronti delle altre persone e delle istituzioni. L’impressione è che molti praticanti o aspiranti tali temano di essere discriminati o considerati “malati” da una società ancora ferma a criteri ottocenteschi… e stiamo parlando del 7% della popolazione italiana ovvero quasi 4 milioni di cittadini che vivono una situazione di disagio… numeri destinati sempre più ad aumentare.

Così come negli anni 50 e 60 avvenne la rivoluzione sessuale, nota anche come liberazione sessuale, che portò all’emancipazione delle donne ed introdusse una nuovo modo di pensare sia tra le persone che nelle le istituzioni, ottenendo risultati quali l’accettazione del sesso al di fuori delle tradizionali relazioni eterosessuali e monogame, lo sdoganamento del sesso prematrimoniale, l’introduzione del divorzio, l’abrogazione del reato di adulterio e del delitto d’onore, la normalizzazione della contraccezione e della pillola, il cambiamento della morale riguardo la nudità pubblica, l’accettazione dell’omosessualità e della pornografia, la possibilità di forme alternative di sessualità e la legalizzazione dell’aborto, anche oggi siamo ad una svolta sociale epocale in tema di cultura e sessualità motivo per cui non possiamo commettere gli stessi errori del passato.

“La storia si ripete” scriveva lo storico Tucidide, e lo scrittore Robert Anson Heinlein affermava “Una generazione che ignora la storia non ha passato… né futuro.”. È già accaduto che le sessualità ha rivoluzionato interi contesti sociali, è sta accadendo anche oggi sotto gli occhi di tutti.

Assistiamo sempre più spesso a pubblicità erotiche più o meno esplicite che facendo leva sul sex-appeal attraggono l’attenzione dei destinatari (come nel caso di lingerie, profilattici o prodotti di vario genere soprattutto quelli di bellezza), programmi tv con un esplicito messaggio erotico-trasgressivo dove naturismo o nudismo sono presentati in modo leggero, come non ci fosse niente di più normale che “starsene così come mamma c’ha fatti” in situazioni comuni o estreme (Nudi e crudi, Nuda proprietà, Nudi a prima vista, Adam zkt Eva, ecc., per ultimo lo spot per lo shopping online dedicato al piacere delle donne per una nuova idea di sessualità ed intimità, femminile e di coppia che rompe i tabù e fa della donna la portavoce esclusiva di una piccola grande rivoluzione culturale al grido, di: “Vogliamo un mondo in cui le donne non sono oggetti sessuali, ma possono averli tutti” .. quest’ultimo spot merita un attimo di attenzione.

Da come dichiara l’azienda MySecretCase, autrice dello spot, il suo sito ha avuto un aumento settimanale delle visite del +300%.

Il mercato dei sex toys, infatti, cresce a una velocità doppia (+6% Italia, +20% Europa) rispetto ai settori tradizionali: triplica il volume d’affari ogni anno, dal 2014 sono più 200.000 i gadget venduti.

Nel 2017 il 40% dei sex toys acquistati sono dedicati alle donne, il 25% agli uomini e il 35% alla coppia; Milano si rivela la città più dinamica in termini di vendite (20%) seguita da Roma (15%) e Torino (5%), ma nel 2017 è il Sud a crescere a una velocità doppia (+40%) rispetto a Nord (+20%) e Centro (+15%).

Sono le Donne tra i 20-30 anni quelle che acquistano di più, registrando una crescita del +300% rispetto al 2016, seguite dalla fascia 30-40 (+200%) e 40-50 (+200%). Dati che fanno pensare a come evolve di pari passo con i tempi il concetto di sessualità.

Riuscire a parlare di sessualità, mandare in onda spot simili, non essere giudicati o emarginati per come si preferisce vivere  la propria sessualità di fatto è una conquista, perché in un paese dove non è possibile neanche dare informazioni sulla sessualità e sul benessere intimo senza incappare nella censura o nel giudizio, è veramente un risultato sorprendente per di più riuscire a farlo senza cadere nei soliti e beceri stereotipi, anzi combattendo con ironia e delicatezza i tabù e l’immagine della donna-oggetto sessuale. Proprio per questo la frase del loro slogan è molto più di una réclame: è una vera e propria rivoluzione culturale.

Ma perché la sessualità non è considerata alla stregua di tutti gli altri diritti dell’uomo? Perché non si riesce a insegnare decentemente l’educazione sessuale nelle scuole? Perché è così difficile la comunicazione che anche alle donne piace fare sesso? Perché non si può vivere liberamente e come più si preferisce nel rispetto degli altri?

La risposta a tutte queste domande è una sola: una larga fetta della popolazione italiana preferisce far finta di non comprendere, preferisce vivere di scenografie e apparenze piuttosto che essere e, quella piccola parte che invece preferisce viversi lo deve fare il più delle volte “di nascosto”, come se il viversi fosse un grave peccato, un’eresia da condannare a prescindere sia moralmente che pubblicamente.

Motivo per cui la costituenda Associazione “Orizzonti Sconosciuti” si pone di fronte a questo nuovo concetto di sessualità, nuovo inteso come conoscenza di massa e non come “idea” (visto che le prime rappresentazioni storiche  in chiave B.D.S.M. risalgono al XXXV secolo a.C., i cosiddetti riti dedicati alla Dea Ishtar), come un porto sicuro dove le persone possono meglio comprendersi e volendo possano anche capire e sperimentare la loro propria sessualità visto che, in natura, di  alternativo non c’è proprio nulla.

Pertanto l’obiettivo generale del progetto associativo sarà quello di:

  • Favorire il dialogo della sicurezza, della non violenza e la convivenza civile tra le persone e, lo sviluppo di una cultura dei diritti e delle pari opportunità ove ogni persona non deve subire discriminazioni sulla sua origine etnica o sociale, sulle caratteristiche genetiche, sulla lingua, sulla religione o sulle convinzioni personali, per le sue opinioni politiche o di qualsiasi altra natura o per l’appartenenza ad una minoranza nazionale, per il suo sesso, il suo stato di salute, disabilità, identità di genere, genere sessuale, orientamento sessuale, ovvero sulla base di qualsiasi altro elemento identificativo.
  • Favorire la capacità di realizzare percorsi individuali di crescita nel pieno rispetto del diritto di ogni singolo individuo alla propria autodeterminazione. attraverso percorsi didattici volti a una corretta informazione e al superamento di pregiudizi e discriminazioni. Per questa ragione anche nello Statuto tutti i riferimenti a figure definite al maschile, termine neutro, saranno da interpretare come riconducibili e accessibili a tutti a prescindere dal loro sesso biologico, dalla loro identità, dal ruolo di genere e dall’orientamento sessuale.
  • Promuovere una cultura della tolleranza e dell’accoglienza, per superare il pregiudizio e la discriminazione e valorizzare le diversità e, in specifico, quelle riferite all’orientamento sessuale ed all’identità di genere; favorire un cambiamento culturale e una migliore conoscenza delle tematiche legate al mondo delle “sessualità alternative” e in particolar modo al B.D.S.M.; divenire un punto di riferimento per le persone che praticano queste forme di sessualità e promuovere i loro diritti; fornire sostegno a quelle persone che si trovano in difficoltà per via delle loro scelte sessuali, ai loro familiari ed in generale a coloro che in contesti diversi (ambiente familiare, di lavoro, sportivo, scolastico, gruppi di amici ecc.,) si trovano ad interagire con loro, promuovere l’educazione a una sessualità consapevole.

Per poterlo fare l’Associazione di promozione sociale, dopo essere stata costituita, secondo i principi della cultura dei diritti e delle pari opportunità, della convivenza civile e della sicurezza, delle diversità di genere e di orientamento sessuale, capace di favorire la realizzazione di percorsi individuali di crescita nel pieno rispetto del diritto di ogni singolo individuo alla propria autodeterminazione, avrà necessità di acquisire un centro, munito anche di una grande area esterna o parco, in una qualsiasi località italiana, strutturato quantomeno nel minimo nel seguente modo:

  • Struttura adibita ad uso uffici, assistenza e ritrovo per gli iscritti
  • Struttura adibita a centro didattico e convegni
  • Struttura adibita a laboratori per le attività pratiche
  • Parco
  • Struttura ricettiva
  • Struttura ristorativa

progetto associativo

a) Struttura adibita ad uso uffici, assistenza e ritrovo per gli iscritti

La struttura dovrà essere in grado di ospitare:

  • Gli uffici necessari alla gestione dell’Associazione, ovvero almeno un ufficio adibito alle attività di segreteria per gli adempimenti sociali, amministrativi e burocratici e, una grande sala riunioni ove si possa discutere, unitamente ai soci tutti, le questioni inerenti all’Associazione stessa, i suoi programmi e il suo sviluppo.
  • Una sala “benessere” ossia un luogo di incontro e socializzazione aperto a tutti, soci e non soci, dove i temi della sessualità alternativa possono essere talvolta anche presenti ma, che sia soprattutto un posto dove tutti si possano trovare a proprio agio per trascorrere del tempo insieme chiacchierando, conoscendo persone nuove, partecipando a giochi di società oppure vedendo la tv o assistendo alla proiezione di film e tanto altro.
  • Un paio di salette dove, le persone, potranno colloquiare in maniera riservata e tranquilla con personale qualificato (esperti nelle sessualità, psicologi e sessuologi) o per esporre i propri dubbi e ricevere assistenza gratuita e specializzata in tema di sessualità alternativa, relazioni sociali, familiari e quant’altro loro necessario.
b) Struttura adibita a centro didattico e convegni

Questa struttura dovrà essere prima di tutto un ambiente accogliente, pensato per difendere la privacy dei frequentatori, dove verranno insegnati i fondamenti delle diverse sessualità alternative per poterle poi praticare in modo sano, sicuro e coinvolgente.

La regola base dei corsi svolti, sarà quella dove i nuovi arrivati non dovranno mai sentirsi gli ultimi o dovranno essere intimiditi o esclusi dagli altri, pertanto la partecipazione sarà di volta in volta ridimensionata a livelli di comfort individuali dove, ogni allievo, indipendentemente dalla propria esperienza e capacità possa compiere un viaggio esclusivamente personale, e quindi davvero unico, alla scoperta di se stesso unitamente però insieme a tanti altri che come lui sono alla ricerca del proprio essere se stessi.

Pertanto, durante i corsi, l’insegnamento non si limiterà alle sole tecniche necessarie per eseguire le diverse pratiche o ad affrontarle solo sotto diversi punti di vista, ma verranno sviluppati anche temi quali la comprensione degli aspetti fisici, estetici e psicologici connessi alla pratica stessa e,  dopo una prima introduzione di carattere generale, il percorso didattico includerà una serie di laboratori, dimostrazioni dal vivo e workshop pratici rivolti ai soci, single o coppie, che siano solo anche lievemente curiosi delle relazioni Ds (ovvero di Dominazione e sottomissione) oppure esperti dello stile di vita di queste sessualità alternative.

Il percorso didattico quindi tratterà, oltre le basi della tecnica, necessarie per eseguire la pratica in maniera sicura ed efficace anche gli aspetti della fluidità della pratica stessa e della comunicazione tra chi la mette in atto in maniera attiva e chi la vive in maniera passiva, per arrivare in modo naturale alla connessione e alle emozioni che la stessa può creare. I partecipanti ai corsi quindi, gradualmente, interiorizzeranno l’uso della pratica non come scopo, ma come mezzo per trasmettere al proprio partner un contenuto emozionale.

Infatti, a differenza dei tradizionali seminari sulla sessualità, le lezioni non saranno offerte “alla carta”, bensì saranno complete di istruzioni teoriche, pratiche, letture e compiti a casa e, gran parte delle istruzioni ricevute, riguarderà soprattutto l’apprendimento di comunicare pienamente con il proprio partner e, di leggere i segnali, sia fisici che mentali, che questi sta fornendo.

Ci saranno anche molte dimostrazioni dal vivo, riguardanti l’apprendimento dell’interazione con la persona con cui si sta, unitamente ad una serie di workshop, laboratori di intimità oltre a compiti assegnati e materiale di lettura gratuito i quali avranno lo scopo di guidare i single e le coppie curiose kink (termine usato per indicare una gamma di pratiche sessuali non convenzionali, che spesso hanno affinità col B.D.S.M., usate come mezzo per rafforzare l’intimità all’interno di un rapporto di coppia), nel loro viaggio attraverso le tante forme di sessualità alternativa.

Questi corsi condurranno le coppie, ma anche i single, attraverso nuovi mondi riuscendo a creare spazi e intese per manifestare le fantasie e desideri più profondi in uno spazio sicuro quale quello del rapporto di coppia. Si imparerà quindi come creare legami più forti con il proprio partner riuscendo a salvaguardare la propria serenità oltre alla propria salute sessuale cose che portano a notevoli ed entusiasmanti cambiamenti in noi stessi.

All’interno del centro didattico verranno organizzati anche convegni, corsi, dibattiti, proiezioni, workshop ed altre iniziative culturali e formative. Inoltre verranno svolti periodicamente dei seminari aperti anche ai non soci per trattare argomenti attinenti alla sfera sessuale e alle diverse forme di sessualità alternativa.

Di conseguenza la struttura dovrà essere sviluppata su diversi ambienti, separati l’uno dall’altro, per consentire ad ognuno, in base alle proprie attitudini personali, maggiore serenità, attenzione e formazione.

Ma ambienti separati in base alle proprie attitudini personali non vogliono dire assolutamente voler discriminare le persone in base ai loro gusti sessuali, scelte e personalità. Vuol dire solo ed unicamente poter consentire ad ognuno di essa di apprendere in maniera corretta e specifica tutto ciò che è più congeniale al suo esclusivo modo di “essere semplicemente sé stessa”.

Volendo portare il B.D.S.M come semplice esempio della necessità di differenziare la formazione, bisogna tener presente i ruoli che assumono le persone,  nel rapporto di coppia in questa tipologia di sessualità alternativa, che sono tendenzialmente due: quello di colui che “conduce il gioco” e mette in atto determinate pratiche in maniera attiva per realizzarlo e, quello di colui che invece preferisce “lasciarsi condurre durante il gioco” e vivere in maniera passiva tutte le pratiche a lui proposte.

Il corso, unico nel suo genere, dovrà necessariamente tenere in considerazione questa loro preferenza e, di conseguenza, si differenzierà, nella formazione, tra colui che condurrà il gioco e colui che invece preferisce lasciarsi andare.

c) Struttura adibita a laboratori per le attività pratiche

Quando si passa dalla teoria alla pratica l’emozione di non essere all’altezza spesso crea forti disagi o eccessi di entusiasmo, motivo per cui, subito dopo l’area adibita ad ingresso, questa struttura sarà dotata di un’area lounge in cui socializzare e volendo anche sorseggiare qualche bevanda insieme agli altri soci.

L’area lounge sarà il luogo adatto per parlare, conoscersi, commentare eventuali laboratori pratici a cui si è assistito o si sta assistendo, poiché questa area sarà abbastanza vicina ai laboratori per poter osservare e abbastanza distante da essi per non disturbare chi sta facendo pratica e non ha alcun problema ad essere osservato. L’area lounge è quindi il luogo adatto per stare insieme agli altri al di là di ogni singolo corso.

Prima di accedere alle sale, dove la teoria si tramuterà in pratica, i corsisti avranno a disposizione dei camerini dove cambiarsi per poter stare più comodi e, potranno lasciare le proprie cose all’interno di uno spazio guardaroba munito di armadietti singoli.

I laboratori, saranno costituiti da diverse sale, attrezzate singolarmente, per le differenti pratiche dove i corsisti potranno acquisire la completa padronanza e conoscenza della pratica che più gli interessa e trasformare la teoria, appresa in aula, in pratica, in maniera sana e sicura, sotto la supervisione di un  istruttore il quale, oltre a far comprendere le diverse modalità di interazione con la persona con cui si sta, anche i diversi modi con il quale si possa usare quella pratica come mezzo per creare legami più forti con il proprio partner e rafforzare l’intimità all’interno del rapporto di coppia.

La struttura adibita ai laboratori sarà integrata anche da una buona parte del parco per poter apprendere anche quelle pratiche più esclusive che vengono svolte all’esterno tipo natural bondage, pony play, il pet play ed altre simili.

Nella nostra cultura, ci sono due tipi principali di persone. Coloro che seguono le tendenze e sono prodotti di condizionamenti sociali ed ingegneria sociale, e coloro che pensano e agiscono liberamente senza sentire la necessità di conformarsi che si definiscono spiriti liberi.

Non tutti però nascono con la vocazione dello spirito libero nel corpo, cioè non tutti sono in grado di pensare e agire in modo libero, senza preoccuparsi delle “normali regole sociali” per potersi sentire liberi dalle pressioni esterne senza temere di essere vittime di una qualche forma di bullismo, discriminazione o anche ridicolizzato molto per essere diversi. Non tutti quindi sono in grado di non preoccuparsi se gli altri pensano che sia strano per i propri gusti, preferenze o modo di essere.

È importante quindi imparare a mettersi in gioco: questo è il fondamento della vita stessa e della capacità di sapersi evolvere con serenità, per qualsiasi cosa e in qualunque settore.

Non provando non è detto che non si fallirà mai, ma nemmeno si potrà dire di avere avuto successo. Non essere mai salito su un palco dinanzi alla vita è la medesima cosa di un artista che non otterrà mai un metro di giudizio di sé stesso e vivrà per sempre in un limbo di piatta abitudine.

Motivo per cui questa struttura sarà usata anche per organizzare eventi a tema per poter consentire ai soci, non solo di conoscersi e interagire meglio fra di loro, risolvendo così problemi di timidezza, insicurezza o vergogna per il proprio modo di essere e vivere la propria sessualità ma, anche, di creare un momento importante di crescita e di orgoglio personale dove poter mettere in campo le capacità e le competenze acquisite durante i corsi e poter così dimostrare anche agli altri che realmente si può essere se stessi, a prescindere dai pregiudizi imposti e imparare, di riflesso dagli altri, qualcosa in più che li aiuti ancor di più a crescere.

Tali eventi, per permettere una maggiore socializzazione, potranno essere aperti anche agli amici e parenti dei soci.

d) Parco

Il parco non sarà assolutamente un parco a tema sessuale o dedicato al sesso cosi come esistono o stanno realizzando nel resto del mondo (l’Erotikaland in Brasile, il Romantic Boulevard a Taiwan, Jeju Loveland in Corea, Vigeland Park in Norvegia ed altri) bensì sarà un posto dove poter evadere dal caos, dalla routine, dai media per ritornare ad essere parte di quello che eravamo all’origine, ovvero noi stessi senza influenza alcuna.

Le proprietà delle piante e dei fiori sono assai numerose, e terapeutiche. Trovarsi in un’area ben studiata, dedicata al relax e realizzata in base a profumi, forme e colori, è assai piacevole. L’uomo, soprattutto quando ha necessità di “ritrovarsi”, ha bisogno di angoli dedicati al contatto diretto con la natura. Per questo, un percorso che stimoli i sensi attraverso un ambiente curato, è un’ottima idea per trascorrere qualche ora rigenerante che ci spinga ad abbattere le barriere impostateci da una cultura moralista e bigotta.

“La crescita è un viaggio in profondità ed è quindi indispensabile tornare indietro nel tempo”, quale mezzo migliore che tornare bambini tramite l’ausilio di un parco o un bosco, luogo perfetto e specchio dell’interiorità umana ove poter ritrovare sé stessi vivendo esperienze sensoriali che consentono un ritorno alle origini e quindi al proprio io distaccandosi da tutte le influenze esterne.

Tutti e cinque i sensi, attraverso gli odori, i suoni, le luci, le ombre, i sapori e le sensazioni tattili, verranno sollecitati per rendere il coinvolgimento esperienziale totale e immersivo.

Attraverso le attività esperienziali in natura si potrà riscoprire l’ecosistema che ci circonda, percependo suoni, colori, odori e sapori e ristabilendo un contatto con il proprio sé. Un nuovo approccio alla natura per ritrovare l’armonia e la serenità, liberandosi da pressioni e regole sociali, condizionamenti culturali ed educativi di una società che sostiene e favorisce un unico concetto di sessualità, che consentirà di concentrarsi solo su sé stessi e su ciò che realmente si desidera.

All’interno del parco i soci potranno dedicarsi anche ad attività di svago quali sport, soggiornare per qualche ora o dormire in una tenda sull’albero, oppure godersi un po’ di relax facendo il bagno nella vasca idromassaggio all’aperto per vivere la natura con tutti e cinque i sensi. Un’esperienza romantica per le coppie, rilassante per chiunque, sensoriale per i gruppi.

Per chi non ama il tree camping, ovvero dormire sospesi agli alberi per vivere a pieno la natura e il bosco, ma desidera lo stesso dormire o trascorrere qualche ora in assoluto relax immerso nella natura, sarà possibile pernottare in dei bungalow immersi nel parco e messi a disposizione dei soci o in un’area attrezzata ove poter parcheggiare il proprio camper in perfetta solitudine.

e) Struttura ricettiva

In considerazione che, strutture simili a quella che vuole realizzare l’associazione Orizzonti Sconosciuti non esistono in Italia, si prevede la partecipazione ai corsi di persone provenienti da ogni parte della penisola. Motivo per cui si renderà necessario creare un edificio nel quale, i soci che ne avranno bisogno, potranno riposare, rinfrescarsi o pernottare al termine di una singola lezione/seminario o, alloggiare per il tempo necessario al completamento del corso. Questo al fine di non creare agli stessi soci il disagio di un eccessivo pendolarismo tra una lezione e l’altra, cosa che consentirebbe agli stessi anche un risparmio economico visto che spesso sono studenti universitari o persone con famiglia.

La struttura sarà realizzata adeguandosi a tutte le esigenze possibili, ovvero camere singole, camere matrimoniali ed un’unica sala dove chi è interessato a socializzare con gli altri corsisti potrà dormire su brandine o sacchi a pelo assieme agli altri soci.

Tale struttura ricettiva, per permettere all’Associazione di mantenersi economicamente e raggiungere cosi i suoi scopi sociali previsti dallo Statuto, avrà alcune camere aperte anche ai non soci che avranno la necessità di pernottare in zona. Pertanto, questa struttura, sarà realizzata in una zona distante e separata dalle strutture adibite ai laboratori e alla didattica, per garantire ai soci corsisti e agli usufruttari della struttura ricettiva stessa la loro giusta privacy.

f) Struttura ristorativa

Cosi come la struttura ricettiva anche quella ristorativa sarà realizzata in una zona separata dalle strutture adibite a laboratorio e didattica proprio per poter essere aperta anche ai non soci e, contribuire al funzionamento e al mantenimento dell’Associazione stessa.

Sarà realizzata su due ambienti separati, uno aperto alle persone non socie dove verrà erogato un vero e proprio servizio di ristorazione e, un altro, dove i soci potranno rifocillarsi preparandosi in completa autonomia i propri alimenti personali.

Detta struttura sarà munita anche di bar.

5. Ambito territoriale

Al contrario di tante realtà estere, sul territorio nazionale non è presente alcuna Associazione o struttura che svolga un servizio formativo a 360 gradi in ambito di sessualità alternative, organizzata e attrezzata nella maniera indicata dalla costituenda Associazione che invece vuole giungere in ogni angolo del Paese. Per poter far ciò si rende necessario un graduale processo di crescita prima in ambito territoriale, poi regionale ed infine nazionale.

Premettendo che la scelta della località è vincolata al reperimento della struttura idonea ad ospitare nel suo complesso la costituenda Associazione, sarebbe preferibile che la sede iniziale, fosse ubicata in una delle regioni del centro nord Italia, poiché qui non solo la popolazione è meno legata alle abitudini di rigide regole morali, facili pregiudizi ed etichettature della diversità, risultando così più “aperta” mentalmente ma, sono anche molto più frequentate dal  turismo nazionale, giovani studenti, coppie disinibite e persone più emancipate. Elementi questi che consentirebbero, in un breve arco di tempo, di permettere all’ Associazione di farsi conoscere a livello nazionale, con la logica conseguenza di avere molti più soci e riuscire ad aprire altre sedi distribuite sul territorio nazionale.

6. Sito web

Per poter raggiungere quante più persone possibili, la costituenda Associazione creerà un sito web tramite il quale, oltre a diffondere il suo messaggio associativo e culturale, avrà un area tematica con articoli e dispense a tema, un glossario contenente quasi 10.000 termini tutti attinenti alle diverse sessualità, dei tutorial per tutto ciò che sarà inerente la teoria e un’area in cui gli internauti potranno interagire fra di loro e con l’Associazione, per ricevere informazioni, suggerimenti, consulenza e consigli di vario genere.

7. Destinatari del progetto

Sono destinatari del progetto tutte le persone che ne condividano le finalità, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizioni personali e sociali.

8. Analisi dei bisogni

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9. Risultati attesi

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10. Programmazione delle azioni

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11. Programmazione finanziaria

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12. Valutazione dei risultati e diffusione

Quando si parla di sessualità alternativa, di sesso ed erotismo, che si esplori una nuova esperienza o che si esplori meglio il proprio corpo poco, importa. Il diritto all’informazione sessuale e al piacere, la rivoluzione sessuale, i sempre meno tabù imposti dalla società, i nuovi concetti di coppia, il diverso modo di viversi, le nuove tecnologie sviluppate in ambito sessuale, le fantasie erotiche, sono solo il mezzo e non il fine, perché le vie per arrivare alla conoscenza del piacere si moltiplicano sempre più. Tutti possiamo scegliere, sta a ciascuno di noi decidere come scoprire il modo migliore per realizzarsi sessualmente.

Quando parliamo di sesso ed erotismo infatti le possibilità sono infinite e, grazie anche alle nuove tecnologie, i nuovi mezzi di comunicazione ne stiamo inventando altri, pertanto, l’idea che esista un solo modo giusto di vivere la propria sessualità è del tutto assurda.

13. Scheda economica di rendiconto

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