Afefobia
La parola afefobia, o aptofobia, è data dall’unione di due parole greche (toccare) e (paura) è la paura inconscia di una possibile violazione della sfera intima.
Tale fobia è data da un’ipersensibilità prossemica del soggetto, interpretando questi nel subconscio il contatto fisico come un’invasione della propria o altrui zona intima; a volte, la ripulsa è limitata al contatto con una persona del sesso opposto.
Spesso, alle origini della fobia (sovente ritenuta agli occhi di un esterno come manifestazione di estrema timidezza) vi è un trauma o, da parte genitoriale, una deprivazione (finanche involontaria) durante l’infanzia di affetto, normalmente comunicato proprio con il contatto fisico. Può essere spesso associato ad una violenza sessuale subita durante l’infanzia;
L’afefobia, non di rado, può sfociare nell’Agorafobia, ovvero l’evitamento di situazioni o luoghi in cui si può essere toccati.
Vedi APHENPHOSMFOBIA