Altocalcifilia
L’altocalcifilia, o Altocalciphilia, è una parafilia, un tipo di feticismo di chi trae piacere dall’osservare o dall’indossare scarpe dai tacchi alti, che può manifestarsi in persone di qualsiasi orientamento sessuale e qualsiasi identità di genere.
Appartiene al gruppo dei feticismi associati all’abbigliamento, in particolare a quello delle calzature, noto come retifismo.
La ragione per cui questo tipo di calzatura viene ritenuto sexy, ha un’origine principalmente biologica infatti, questo tipo di calzature, oltre a rendere più slanciate le gambe, costringe chi le indossa ad ancheggiare in maniera più accentuata. Poiché il movimento del bacino è un indicatore naturale della fertilità e del livello di eccitazione femminile, il cervello interpreta istintivamente quella camminata come un segnale di richiamo sessuale.
Piccola curiosità storica: i tacchi alti sono nati nel 1533 su richiesta di Caterina de Medici in occasione del suo matrimonio con il duca d’Orléans, per compensare il forte squilibrio di altezza tra lei e il marito. Il giorno del suo matrimonio, Caterina sfoggiò per la prima volta in assoluto un paio di scarpe dotate di un tacco di 7 cm. Negli anni a venire i tacchi ebbero grande successo fino ai giorni nostri, diventando sempre più alti, fino ad arrivare ad una delle più grandi invenzioni dei tempi moderni: il tacco a spillo.
Il tacco a spillo fu creato nel 1953 a Vigevano da abili artigiani lombardi che presentarono alla Mostra Mercato Internazionale delle Calzature di quell’anno, delle scarpe con il tacco in legno con una base di appoggio in alluminio che divenne, in brevissimo tempo, uno dei capi saldi della monda internazionale.
Dal lat. altus, alto + calceus, scarpa.