Cupping
Il cupping, o cupping therapy, in italiano coppettazione, è una tecnica terapeutica di medicina alternativa, non supportata da linee guida o studi che ne attestino l’efficacia terapeutica, che prevede la suzione di alcune aree anatomiche del corpo umano, mediante speciali vasetti, con l’intento finale di apportare dei benefici all’individuo sottoposto al trattamento in questione.
Questa pratica, sdoganata soprattutto da parte degli sportivi, era utilizzata già migliaia di anni fa nell’antica Cina e forse anche nell’antico Egitto, per trattare problemi muscolari, infiammazioni e dolori locali o, più semplicemente, per rilassarsi sfruttando l’applicazione sulla pelle dei vasetti.
Oggigiorno, al posto dei vasetti, si utilizzano delle coppette, di diverse forme, di plastica, di vetro o altro materiale, che il terapeuta posiziona sulla pelle, in punti specifici del corpo spesso coincidenti con quelli dell’agopuntura, facendole aderire mediante aspirazione locale della cute, con un effetto a ventosa.
Per farlo, viene effettuata una rimozione dell’aria all’interno della coppetta o mediante il riscaldamento dell’aria contenuta al suo interno che, per il calore, prima si espande temporaneamente per poi ritirarsi raffreddandosi, creando così una depressione nel recipiente che risucchia la pelle oppure tramite un’aspirazione effettuata con una pompa meccanica.
Esistono due modi diversi per applicare le coppette, uno detto statico, perché le coppette restano ferme sul punto prescelto del corpo, l’altro detto dinamico, ove le coppette scorrono sul corpo con l’aiuto di soluzioni oleose. Durante l’applicazione statica, se ritenuto necessario dal terapeuta, possono essere praticate anche delle piccole incisioni sulla cute e, solo in tal caso, viene detta coppettazione bagnata a causa di una piccola fuoriuscita di sangue.
Questa tecnica viene utilizzata anche nelle pratiche BDSM per poter rendere, grazie all’aumento del flusso sanguigno dovuto all’applicazione delle coppette, una determinata area del corpo molto sensibile, predisponendola così ad altre forme di stimolazione. Le zone corporee più sensibili sono il seno, i capezzoli, il clitoride, i glutei, la schiena, la vagina, il pene o i testicoli e qualsiasi altra zona erogena.
È sconsigliato applicare le ventose sulle zone del corpo che presentano anomalie quali ad esempio pelle infiammata, foruncoli, bolle, pustole o, ancora, sulla colonna vertebrale o, se la donna è incinta, sull’addome e sulla parte bassa della schiena come, così pure, non dovrebbe essere affatto praticata con persone che soffrono di malattie cardiache o che hanno avuto un aneurisma.
Inoltre, le coppette non vanno mai lasciate applicate per troppo tempo per evitare danni, più o meno seri dovuti all’intensità dell’afflusso di sangue sottopelle, provocati dalla rottura di qualche capillare o dei vasi maggiori mentre, la coppettazione bagnata, dovrebbe essere eseguita solo da persone competenti poiché, se eseguita in modo errato, può dare origine ad infezioni o strappi della cute.
Il cupping è sovente connesso all’inflatofilia e all’edge play.