Dacrifilia
O dacrilagnia. Eccitazione sessuale seguente o dipendente dal fatto di vedere il partner piangere, non necessariamente ma prevalentemente per tristezza o dolore.
Questa parafilia può essere:
- Attiva: quando una persona prova piacere nel vedere il pianto altrui;
- Passiva: quando è proprio colui che piange a provare piacere.
Il pianto, espressione di un momento di debolezza, consente al dacrifilo attivo di prestare soccorso, aiuto e mostrarsi empatico, permettendogli di sentirsi utile e aprendo uno spazio di superiorità psicologica; il pianto dell’amato, soprattutto se legato ad un problema di coppia, è un evidente feedback dell’interesse della persona verso il partner.
Il dacrifilo passivo, cioè colui che piange, può invece godere di un completo rilascio emotivo; il pianto è associato ad un rilascio di endorfine che innalzano l’umore del soggetto e hanno un effetto analgesico, quindi il dacrifilo può utilizzare il pianto come si userebbero dei farmaci regolatori dell’umore.
La dacrifilia è spesso associata al sadomasochismo, poiché la sua componente peculiare è una risposta eccitatoria dinnanzi alle sofferenze o ai disagi altrui; tuttavia non è del tutto assimilabile ad esso poiché è raro trovare una persona che utilizzi questa via come unica fonte di gratificazione sessuale.
Dal gr. dakryon, lacrima.